Il gruppo missionario ha potuto incontrare due missionari originari di Loreggia nei mesi di aprile e giugno 2023. fr. Carlo Zacquini e dom Fernando Mason.
Incontro con fr. Carlo Zacquini
In Aprile è tornato in Italia fr. Carlo Zacquini, classe 1936 come il nostro P. Bruno Marcon, missionario della Consolata a Boa Vista (Stato di Roiraima - Brasile). Nei primi giorni di Giugno è venuto a Pianezze (vicino a Marostica) a trovare la famiglia del fratello Piero, morto di recente. Qui la potuto fare dei controlli medici, perché la salute è malferma, dopo circa 40 anni di missione nella foresta nei villaggi degli Yanomami. Sabato 3 giugno ha incontrato a Loreggia l'associazione "Amici degli indios -P. Bruno Marcon ODV", che in questi anni gli è stato sempre vicino.
Fr. Carlo, da testimone oculare, ci ha riferito delle sofferenze della popolazione indigena sotto l'amministrazione Bolsonaro, che ha tolto agli indigeni le medicine, impedito ai medici volontari di recarsi nei loro villaggi, per cui, debilitati dalle malattie, hanno patito la fame non potendo lavorare e cacciare. L'ex presidente Bolsonaro ha anche tollerato l'invasione delle terre indigene da parte di migliaia di garimpeiros (cercatori d'oro), che hanno portato malattie, hanno violentato e inquinato i fiumi con il mercurio.
Fr. Carlo è incoraggiato a restare accanto agli indios, perché ha amici come noi che gli sono vicini. Abbiamo visto la sua commozione quando ci ha parlato delle loro sofferenze e quando gli abbiamo dato un piccolo contributo (2.000 euro). Un altro contributo di 12.000 euro l'abbiamo dato lo scorso Natale: con quel denaro ha potuto acquistare libri e documenti anche nel Venezuela e in Guyana. Fr. Carlo, nonostante l'età, tornerà nei primi giorni di agosto in Brasile tra i suoi indios. Buona missione, fr. Carlo.
Incontro con il Vescovo dom Fernando Mason
Lunedì 19 giugno dom Fernando Mason, Vescovo emerito di Piracicaba (S. Paolo - Brasile) ha incontrato, come di consueto al suo ritorno a Loreggia, il Gruppo missionario e amici. Dom Fernando, dell'Ordine dei frati Francescani Conventuali, è in Brasile da 51 anni; pertanto ha potuto parlare con competenza della situazione politica, ecclesiale e sociale del paese.
Si è soffermato molto a parlare dell'incapacità governativa del precedente Presidente Bolsonaro, sia in campo sanitario (Covid), sia economico (ha favorito le grandi Lobby), sia sociale (sono aumentati i poveri). Si è appoggiato alle sette evangeliche protestanti dando loro incarichi di prestigio, anche delicate. Queste sette si sono molto sviluppate con aggressività puntando al potere economico e politico, ma non hanno né tradizione , né buona preparazione teologica e biblica. La Chiesa cattolica tiene il suo passo, impegnata nelle attività parrocchiali, azione missionaria, impegno nel sociale, curando anche la preparazione dei sacerdoti.
Bolsonaro ha tollerato la presenza nei territori indigeni di migliaia di cercatori d'oro, che hanno portaro danni all'ambiente (il mercurio ha inquinato i fiumi), alle popolazioni indigene (uccisioni, violenze...); ha tolto le medicine agli indios e impedito ai medici volontari di recarsi nei loro villaggi per curarli. Per tale motivo, soprattutto gli Yanomami, indeboliti dalle malattie, hanno anche patito la fame. Il neo Presidente Lula si è impegnato ad allontanare i cercatori d'oro dai territori indigeni e a riprestinare la cure sanitarie. Lula è un vero uomo politico, che sa cogliere i veri bisogni della gente. Purtroppo il Parlamento è in mano ai partiti di destra anche estrema. Lula dovrà saper negoziare con i piccoli partiti di Centro se vuole portare avanti il suo programma politico.
A riguardo degli Indios dom Fernando ritiene che è stato un errore assegnare ad essi , che sono meno di un milione, il 14% del territorio nazionale (circa 2 Italie), pur riconoscendo il loro diritto a vivere in pace nelle terra da sempre abitata. Con l'augurio di una buona missione (i missionari non vanno in pensione!) abbiamo salutato l'amico Vescovo.