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Notizie dai missionari

Ecco le meraviglie che Dio sta facendo in mezzo a noi

Dalla Thailandia P. Adriano Pelosin invia la tradizionale lettera agli amici e benefattori: racconta “le meraviglie che il Signore sta facendo in mezzo a noi”.                                     

Carissimi parenti,  amici, benefattori e sostenitori a distanza, prego Dio e spero che tutti voi siate in buona salute e pieni di gioia nella speranza che il Signore verrà e ristabilirà la pace e la giustizia nel mondo. La nostra gioia è fondata sulla fede nell'amore infinito di Dio che ama tutto ciò che ha creato e che guida con sapienza tutti gli eventi della storia al loro fine nel Cristo risorto.

Ma come Cristo ha voluto nascere da una donna come noi e vivere in un momento storico preciso e fu rigettato dagli uomini che non vollero essere illuminati dalla sua luce, così anche noi camminiamo in mezzo alle tenebre di oggi illuminati dalla sua luce e noi con la nostra luce di riflesso illuminiamo chi cammina nelle tenebre. "La nostra battaglia non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti che abitano nei regni celesti" (Ef. 6,12) Continuo a raccontare le meraviglie che Dio sta facendo in mezzo a noi.                                                               

La storia di Bang Eung

Bang Eung significa "per caso". Bang Eung è una bambina di tre anni molto vispa e loquace. Si gratta spesso la testa perché è piena di pulci, saltella da una sedia all'altra come una scimmietta e poi ritorna dalla bisnonna ammalata di cuore. Bang Eung è stata abbandonata dalla mamma appena nata, il papà è in prigione per spaccio di droga; anche la mamma è drogata ed è fuggita per non essere presa dalla polizia. La bisnonna ci ha chiesto di accogliere la pro-nipotina perché dice se lei muore nessuno si prenderà cura di Bang Eung. Circa trent'anni fa la stessa bisnonna venne da me con An, un nipote di 14 anni che non era mai andato a scuola e neppure parlava; i genitori lo avevano abbandonato da piccolo ed erano in prigione per spaccio di droga. Noi abbiamo insegnato a leggere, scrivere e a esprimersi con parole e frasi e poi abbiamo trovato un lavoro a An come disegnatore presso un negozio di vetrate colorate.                                   

La casa Maria Goretti

Circa un mese fa abbiamo aperto la casa "Maria Goretti" vicino alla parrocchia. Una bella casa in affitto con tre stanze da letto dove ospitiamo ragazze adolescenti che hanno problemi in famiglia; per esempio due sono state stuprate dal loro padre, due erano portate dalla mamma a fare le prostitute una ha appena fatto un aborto e non ha casa dove stare un'altra ha paura del nuovo marito di sua madre. Una catechista è responsabile della casa. Tutte le ragazze vanno a scuola.  

La festa dei poveri

Il 16 di Novembre abbiamo fatto la festa dei poveri. Dalla mattina presto una decina di automezzi, pulmini e pickup si sono mossi per andare a prendere una ventina di disabili e circa ottanta anziani e poveri. L'Ordine di Malta ci aveva regalato due sedie portantine fatte apposta per portare giù dal quarto o quinto piano i disabili. L'Ordine di Malta ci ha anche portato pacchi di viveri per tutti i poveri. Abbiamo letto assieme il salmo 34 e tanti hanno condiviso le loro impressioni e sentimenti. Poi abbiamo pranzato assieme. Le nostre cuoche avevano preparato tortellini alla carne in brodo fatti a mano e frittata di vongole. Che delizia!!! C'era grande pace e gioia intima che ha lasciato tutti stupefatti. Il Signore ha fatto tutto questo. Io sono anche il garante per le attività fatte dai Missionari dell'Istituto Missionario Thailandese che lavorano tra le tribù dei monti nella diocesi di confine con Laos e Birmania cioè Chiangrai. Ci sono molti gruppi che ci aiutano e da qui voglio ringraziare "Un Ponte sul Mondo" della diocesi di Vicenza, la Caritas di Parma, Il PIME di Milano, Il Centro Beato Mazzucconi di Lecco, l'Ufficio Missionario di Udine e "Aggiungi un Posto a Tavola" di Abbiategrasso che con i loro sostenitori a distanza permettono a tanti ragazzi e ragazze di vivere e di andare a scuola anche se molti di loro non sono ancora cittadini thailandesi ma profughi dalla ex-Birmania.

Voglio concludere chiedendo a voi tutti di pregare per noi che siamo sempre tentati di sfuggire il dolore e le sofferenze connesse con il nostro lavoro. In occasione del Santo Natale che si avvicina auguro a tutti voi di avere la pace di chi si riconosce povero e disabile come tutti i nostri festeggiati il 16 Novembre...erano tutti pieni di gioia…

P. Adriano Pelosin