L'associazione "Il mondo di Tommaso " di Vittorio Veneto ha organizzato una serie di incontri dal 5 al 7 aprile 2024, dal tema "Un grido dall'Amazzonia". Per il convegno ha invitato il famoso leader Yanomami Davi Kopenawa e fr. Carlo Zacquini, missionario della Consolata e confratello del nostro P. Bruno Marcon, da 59 anni fra gli indios. Al convegno di Venezia sabato 6 aprile hanno partecipato anche Raffaele Luise, vaticanista, Luca Mercalli, climatologo, Simone Morandini, fisico e teologo, Marco Boato, ambientalista, Marco Tobon, antropologo.
Dopo le testimonianze, la riflessione si è spostata su come sia ora di pensare anche ai diritti della natura accanto ai diritti umani, se vogliamo sopravvivere. È un discorso che riguarda soprattutto le politiche nazionali e internazionali (al momento piuttosto deludenti), ma nel frattempo "dobbiamo fare la nostra parte", sostenendo realtà impegnate per la pace e la difesa dell'ambiente, perché, come ha affermato Mercalli, "quello che succede al Polo Nord interessa anche Venezia, città fragile a causa dell'innalzamento del livello dell'acqua".
Al convegno erano presenti anche alcuni membri dell'Associazione "Amici degli indios- P. Bruno Marcon ODV" di Loreggia che, dopo la morte di P. Bruno, ha continuato a sostenere l'impegno di due missionari suoi confratelli, fr. Carlo Zacquini e P. Giorgio dal Ben.
A Venezia il gruppetto ha potuto salutare Fratel Carlo e consegnargli una discreta offerta per il progetto "Centro documentazione indigena" che raccoglie documenti e testimonianze indigene: essi sono la cultura e la storia di questa popolazione. La storia dà consapevolezza ad un popolo della propria dignità.
S.F.