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Oltre i confini

Quest’anno noi ragazzi di 3° e 4° superiore, insieme alle parrocchie di Piombino Dese, Torreselle, Levada e Silvelle, abbiamo avuto l’opportunità di vivere un campo diverso dal solito: un campo semi-mobile. Abbiamo pernottato in due strutture differenti, entrambe raggiunte a piedi.La prima si trovava a Villaggio del Pescatore, a Monfalcone, immersa in un ambiente costiero, dal quale abbiamo assistito a meravigliosi tramonti; la seconda, invece, a Trieste.

Il tema del campo, sul quale abbiamo lavorato e riflettuto, è stato “Oltre i confini”, e si basava sul tema dell’interculturalità. 

Attraverso le attività, mirate ad arricchirci e a farci superare pregiudizi e barriere culturali, abbiamo avuto modo di venire a conoscenza di realtà diverse e distanti dalla nostra.Un’attività per noi significativa è stata quella svoltasi giovedì 10 agosto dove, grazie al sostegno dell’associazione Trieste Altruista, e dei volontari Andino e Piero, abbiamo conosciuto alcuni ragazzi della struttura “Rossetti 8” (gestita dalla Cooperativa Prisma) che accoglie minori stranieri non accompagnati, ed il loro educatore Dino.Insieme abbiamo collaborato e curato un giardino di Trieste, catalogando piante, raccogliendo immondizia, potando e riordinando.Abbiamo quindi trascorso una bella mattinata, oltrepassando le barriere linguistiche tra noi e gli altri ragazzi, provenienti da Egitto, Pakistan e Kosovo.

Lo stesso giorno ci siamo imbattuti in un’altra associazione: Linea D’Ombra.Insieme ad un volontario, Gian Andrea, ci siamo trovati in Piazza della Libertà a Trieste dove abbiamo ragionato sui fenomeni migratori e sull’importanza della presenza di volontari che accolgono centinaia di persone che arrivano a Trieste e necessitano di cure immediate.Venerdì 11 agosto, invece, ci siamo recati alla Risiera di San Sabba, dove una guida ci ha illustrato il campo di concentramento, riportandoci anche numerose testimonianze di sopravvissuti che hanno suscitato in noi emozioni forti e numerosi spunti di riflessione.

Anche quest’anno il campo ci ha permesso di crescere e di arricchire il nostro bagaglio di conoscenze, tirando fuori il meglio di noi e mettendoci alla prova. Ci auguriamo che anche altri giovani possano provare insieme a noi esperienze di questo tipo, non solo con il campo ma anche durante l’anno nelle attività che la parrocchia propone. Buon cammino!

Francesca, Davide e Riccardo